Lettera dell'Amministratore Delegato

Lettera dell'Amministratore Delegato

Cari stakeholder,

Da quando sono stato nominato AD di UniCredit, non ho mai fatto mistero della mie ambizioni per la nostra banca: sono convinto che noi possiamo essere la banca per il futuro dell’Europa. Proprio questo però, il futuro dell’Europa, potrebbe essere oggi completamente diverso da quello che potevamo prevedere al momento della mia nomina, poichè ci troviamo ad affrontare un conflitto che mai sperimentato nel nostro continente per una generazione, sebbene ciò di cui l’Europa ha bisogno dalle sue istituzioni non cambi nel lungo termine.
Questa banca deve essere molte cose insieme: deve avere successo da un punto di vista finanziario ed essere resiliente, deve essere guidata da persone responsabili che lavorano per un fine comune e unite nel perseguire un solo purpose, ovvero un obiettivo condiviso.

Alla base di tutto questo sta il nostro impegno per la costruzione di un futuro migliore, un futuro più sostenibile nel lungo termine, a vantaggio di tutti i nostri stakeholder in questa fase di ripresa dalla pandemia e, in ultimo, dalla crisi in Ucraina. La banca per il futuro dell’Europa ha i principi ambientali, sociali e di governance (ESG) al cuore di tutte le sue attività. Questa crisi li rende solo più importanti.

La banca per il futuro dell’Europa ha al centro di tutte le sue attività le tematiche ambientali, sociali e di governance (ESG). In UniCredit, l’ESG è ben più di un elemento accessorio. È un modo di pensare che guida e determina ogni nostra decisione o iniziativa. Ed è un modo di pensare ambizioso: già quest'anno abbiamo aggiornato la nostra policy sul carbone in modo da sostenere ulteriormente il finanziamento di attività green, mentre abbiamo incluso nelle policy sul petrolio e sul gas alcuni progetti onshore, sia di ampliamento che nuovi.

Queste policy non sono per noi semplici parole, si traducono in azioni ed esempi. Dobbiamo stabilire, per noi stessi e per i nostri clienti, precisi standard di responsabilizzazione per essere in grado di rispondere di quello che facciamo. Dobbiamo dimostrare un impegno in favore delle tematiche ESG che sia reale, tangibile e quantificabile.

Per questo l’ESG è parte imprescindibile di "UniCredit Unlocked", il nuovo piano strategico della nostra banca, con l’obiettivo di aiutare i nostri clienti nella transizione verso una società migliore, più equa e sostenibile. Avremo un approccio olistico a tutte le tematiche ESG, perché sono tutte importanti in questo nostro percorso.

I temi ambientali, sociali e di governance sono spesso considerati solo come componente E. Ma non nella nostra azienda. Noi sappiamo che tutti e tre i temi sono ugualmente importanti, ma che non sempre si equivalgono. Il nostro approccio all’ESG sarà quindi allo stesso tempo ambizioso e pragmatico. Valuteremo costantemente il modo in cui ce ne occupiamo, lavorando ogni giorno per agire efficacemente in ognuno degli ambiti, pur nella consapevolezza che noi, come azienda, possiamo avere un impatto maggiore in settori differenti sulla base di situazioni differenti.

Questo è particolarmente importante nel caso di quei settori industriali e di quei Paesi che sono più indietro nel loro sviluppo e che, di conseguenza, possono trovarsi ad affrontare sfide più difficili per raggiungere la sostenibilità. Noi non possiamo semplicemente ignorarli.
Quei paesi sono la casa di milioni di persone e quei settori industriali contribuiscono infatti ancora in modo sostanziale alla nostra economia dando lavoro a un gran numero di persone.
Uscirne totalmente avrebbe conseguenze sociali significative, minando la possibilità di una condizione di vita decorosa per le persone in quelle regioni. Loro, e le loro comunità, meritano il nostro sostegno per progredire verso un futuro più sostenibile.

Dobbiamo puntare a raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità tenendo conto di queste realtà. Dobbiamo offrire loro il supporto necessario, in questa fase di transizione, per mitigare il rischio sociale. Questo prevede un compromesso, e una complessa interazione con i clienti, ma noi lavoreremo al loro fianco, per definire tipologie di azioni comuni e un preciso e definito percorso di transizione. Questo lavoro richiederà del tempo, ma è necessario per garantire una transizione che sia realmente equa per tutti. Ad ogni passo del percorso, chiederemo a noi stessi se stiamo facendo la cosa giusta e ci assicureremo di essere certi che la risposta sia si.

Chiaramente, dobbiamo essere noi per primi a fare quello che ci aspettiamo facciano i nostri clienti. Solo nel corso di quest’anno, abbiamo fatto passi importanti. Nel 2021
abbiamo aderito alla Net-Zero Banking Alliance, una tappa fondamentale del nostro percorso verso un futuro più sostenibile. Di certo, realizzare una transizione sostenibile
verso un’energia rinnovabile che produca meno danni possibili al pianeta e alla sua popolazione non sarà un processo immediato. Proprio per questo è giusto che ci poniamo degli obiettivi del cui raggiungimento siamo responsabili.

Abbiamo anche aderito al CEO manifesto tra i Paesi appartenenti al G20, impegnandoci nella realizzazione di progressi significativi e tangibili verso la parità salariale di genere.
Per farlo, investiremo 100 milioni di euro per garantire la parità di retribuzione tra i sessi, il che significa una uguale retribuzione per uno stesso tipo di lavoro.

Nell’ambito della nostra partecipazione agli "UN Principles for Responsible Banking", abbiamo sottoscritto l’Impegno in favore della salute finanziaria e dell’inclusione (Commitment to Financial Health and Inclusion), un’iniziativa unica nel suo genere che punta a promuovere l'inclusione finanziaria per tutti e un settore bancario che supporti la salute finanziaria dei clienti.

Tutto questo è perfettamente coerente con il nostro purpose, empowering communities to progress (fornire alle comunità le leve per progredire). Lo scopo delle banche, infatti, non è semplicemente erogare finanziamenti. La nostra ragion d’essere sta nel sostegno che dobbiamo dare alle persone - agli imprenditori, alle famiglie e ai soggetti vulnerabili - per aiutarle a costruirsi una vita migliore, aiutando, di conseguenza, le comunità a progredire. Stiamo cercando di contribuire a creare una società che non sia solo più sostenibile, ma anche più inclusiva ed equa. E siamo orgogliosi di essere la prima banca italiana ad aver sottoscritto questo impegno collettivo.

I cambiamenti interni alla nostra banca avranno un impatto anche verso l’esterno. Coinvolgeremo i nostri clienti e le comunità in cui operiamo in nel nostro percorso verso la sostenibilità. Il nostro impegno in favore delle tematiche ESG determinerà le nostre scelte in relazione ai partner con cui collaborare per raggiungere obiettivi ambientali e sociali condivisi, nonché le nostre modalità di impiego del capitale e di definizione degli obiettivi adatti a promuovere uno sviluppo sostenibile. Nei prossimi tre anni ci proponiamo di accrescere gli impieghi nel settore ESG per un valore complessivo di oltre 150 miliardi di euro.

Si tratta di un percorso lungo. E sappiamo tutti che non sarà semplice. Fare la cosa giusta non è sempre semplice. Sono convinto, tuttavia, che questa sia per noi l'unica strada possibile per assicurarci un futuro migliore. E sono convinto che la nostra banca abbia tutti numeri per avere successo.

Ci impegneremo a mantenere gli impegni presi e forniremo aggiornamenti puntuali su quelli che saranno i nostri progressi nella costruzione di un futuro più equo e sostenibile - un futuro migliore.

So che questo è quanto vi aspettate dalla banca per il futuro dell’Europa, ed è esattamente quello che realizzeremo.

Vostro,

Andrea Orcel
Group Chief Executive Officer UniCredit SpA